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RECINTI URBANI, il docufilm sulla turistificazione di Firenze mercoledì 6 allo Spazio Alfieri.

immagine 6 dicembre

Recinti urbani è il docufilm di Francesco Cerrone che racconta come cambia e si trasforma l’aspetto delle città, Firenze su tutte, sotto la spinta dei fenomeni della turistificazione e della gentrificazione, racconta anche come impattano le politiche pubbliche (spesso assenti) sulla vita e sulle relazione che si instaurano tra gli abitanti stessi di quei luoghi.

🗓️ Mercoledì 6 dicembre 2023
🕕 Ore 18 proiezione documentario “Recinti urbani”
🎬 Trailer https://youtu.be/CTRivo3ldgY
🧭 Spazio Alfieri, via dell’Ulivo 8, Firenze
📯 Evento FB https://fb.me/e/4GgaJTght
🎞️ www.instagram.com/reel/C0T7hFtiH6v/

Recinti urbani sarà proiettato grazie all’iniziativa organizzata da La Città invisibile, rivista di perUnaltracittà, e il  che nei giorni scorsi ha consegnato al sindaco Nardella ben 11.283 firme contro la speculazione.

Nel docufilm si dà conto delle città che vengono smembrate, ridotte in tanti pezzi, privatizzate e svuotate. L’indagine parte da Napoli, risale l’intera penisola, raccoglie testimonianze di attivisti, giornalisti ed urbanisti che riflettono sull’impatto del turismo sulle città, sulle sue conseguenze e ne svelano i meccanismi nascosti.

Al dibattito che seguirà la proiezione, oltre all’autore, interverrano alcuni protagonisti del film: Andrea Bagni, Roberto Budini Gattai, Francesca Cavarocchi e Antonio Fiorentino, tutti attivi nella nostra città per fermare la deriva speculativa della turistificazione imperante.

Le città si stanno infatti trasformando città/vetrina create ad uso e consumo del turista o del consumatore, così finiscono per assomigliarsi tutte, in una grande omologazione di gusti e sapori che tende a cancellare la peculiarità e l’anima stessa delle città. “Recinti urbani” indaga tali trasformazioni che, sotto i nomi di riqualificazione e rigenerazione, tendono a far posto ad un nuova immagine di città più pulita, brillante, accattivante e più instagrammabile possibile portando così all’allontanamento degli abitanti da quei luoghi con il conseguente svuotamento di interi quartieri e pezzi di città. Un’inchiesta che si interroga circa il ruolo che dovranno assumere le città, gli spazi pubblici, i decisori pubblici e chi invece, quei luoghi, li vive.

 

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